STORIE DI…PARTITE: SCANZOROSCIATE-GHISALBESE 2-2 (3-5 d.c.r.), FINALE TROFEO CIATTO 2009/2010
Può una sconfitta essere una partita storica da dover tramandare nella memoria dei nostri tifosi? Sì, se la location in cui si gioca è lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, casa dell’Atalanta, e la partita in questione è la finale del Trofeo Ciatto, una sorta di Champions League del calcio provinciale bergamasco che parte con la fase a gironi di settembre e si conclude a maggio. I Giovanissimi Eccellenza, classe 1995, dello Scanzo, allenati da Marco Carissimi, che ci aiuterà nella stesura dell’articolo, arrivarono alla finale nella stagione 2009/2010, al termine di un cammino appassionante. “I ricordi di quel giorno sono ancora vivissimi e mi fanno sempre molto piacere; penso che sicuramente sia stato il punto più alto della mia “carriera” da allenatore, oltretutto ottenuto con un gruppo di ragazzi eccezionali sotto ogni profilo: tecnico, tattico e comportamentale” esordisce Carissimi.
Lo Scanzo, infatti, superato agevolmente il primo girone, nel girone a 3 della pausa invernale riuscì a spuntarla come migliore seconda, dopo aver perso 2-1 a Zanica e battuto 8-0 la Brembatese; fu proprio in virtù di quella larga vittoria che superarono nella differenza reti le altre sei seconde degli altri gironi. Ai quarti i giallorossi incontrarono il Dalmine Futura, una delle candidate alla vittoria, e riuscirono a spuntarla pareggiando 2-2 al Velodromo di Dalmine e vincendo 4-3 in rimonta con uno splendido goal all’incrocio da 35 metri di Piazzalunga a 5 minuti dalla fine. La semifinale fu molto povera di emozioni con lo Scanzo che con un doppio 2-0 si vendicò dello Zanica che l’aveva quasi eliminato qualche mese prima.
La finale si sarebbe quindi giocata il 1 maggio allo Stadio contro i biancorossi della Ghisalbese, anch’essi dati tra i favoriti già dalle fasi iniziali del torneo. La partita si gioca in una cornice di pubblico incredibile, con l’intera tribuna centrale assiepata di tifosi dell’una e dell’altra squadra; inizia bene il match per lo Scanzo che trova subito il vantaggio con un rigore di Piazzalunga, che spiazza Verri. La Ghisalbese subisce lo shock dello svantaggio e non riesce a creare problemi alla retroguardia giallorossa e, proprio il difensore nonchè capitano, Bassanelli trova il raddoppio in maniera quantomeno rocambolesca: punizione dal cerchio di centrocampo, lancio troppo lungo per le nostre punte che però rimbalza violentemente sul terreno di gioco scavalcando Verri e depositandosi in rete!
La Ghisalbese cambia subito qualcosa nel suo schieramento sostituendo già un giocatore a metà del primo tempo; proprio sul finire dei primi 35 minuti l’episodio che cambia l’inerzia del match: Bertocchi scende sulla destra, converge verso il centro e scarica un potentissimo sinistro che Acerbis, nel movimento di girarsi per non prendere il pallone in pieno volto, tocca involontariamente col gomito…per l’arbitro è rigore, che viene realizzato. Il primo tempo si conclude sul 2-1 per lo Scanzo.
Nella ripresa la partita si fa più equilibrata, la tensione e il gran caldo tolgono lucidità alle squadre e il terreno dell’Atleti Azzurri d’Italia sembra lungo come quello infinito di Holly & Benji. Dopo circa 10 minuti la Ghisalbese recupera palla dopo una manata involontaria subita da Giugnetti, che rimane a terra colpito al volto; l’arbitro fa comunque proseguire il gioco e sul capovolgimento di fronte la Ghisalbese pareggia con un tap-in vincente dopo che Zanchi aveva ben respinto un primo tentativo di tiro-cross degli avversari: 2-2. Lo Scanzo ha quindi una grande occasione per ritornare in vantaggio quando Giugnetti batte una punizione da posizione defilata trovando un miracoloso Verri che toglie letteralmente dalla porta il possibile vantaggio; a questo punto Carissimi opera tutti i cambi a disposizione, sia perchè vede la stanchezza nei suoi giocatori, sia per dare la possibilità all’intera squadra di poter giocare in un campo tanto importante, al contrario invece della Ghisalbese che, spinta dall’obiettivo di vincere, opera solo le sostituzioni adatte a provare a battere i nostri ragazzi. La partita termina in pareggio, nonostante le folate sulla fascia destra di Angelini creino non pochi grattacapi ai difensori avversari. Il regolamento prevede che si vada subito ai calci di rigore. “Una delle immagini più nitide che ho in mente di quel giorno fu quella di alcuni ragazzi della Ghisalbese piangere a dirotto, non per la vittoria appena ottenuta, ma per non aver avuto la possibilità di entrare in campo. Se tornassi indietro rifarei le stesse scelte, perchè come ebbi io l’onore di sedermi sulla panchina dello Stadio, ritenni giusto che tutti i miei ragazzi potessero avere la stessa opportunità, a prescindere dal risultato.”, continua Carissimi.
“Purtroppo nella lotteria dei rigori loro si dimostrarono più freddi nel gestire le emozioni dei miei ragazzi e quindi la coppa andò ai nostri avversari; resta comunque la grandissima soddisfazione di vedere un nostro giocatore (Gritti, ndr) premiato come migliore di tutta la competizione e di essere arrivati fino a qui con questo gruppo meraviglioso!!” lo dice ancora con fierezza mister Carissimi e ciò dimostra ancora di più il perchè questa sconfitta in realtà abbia tutto il diritto di stare nelle partite storiche della società.
ROSA 2009/2010
Portieri: Poretti, Zanchi
Difensori: Acerbis, Bassanelli, Bosatelli, Cornolti, Franca, Giugnetti, Pontremolesi, Rottoli
Centrocampisti: Alfieri, Angelini, Galia, Gritti, Piazzalunga, Pezzotta
Attaccanti: Del Prete (da aprile Cissè), Piantoni